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Leggere che passione

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Sabato 4 maggio nell’Aula Magna del Liceo Enrico Fermi si è svolto l’incontro con la giornalista Paola Caridi, già nostra gradita ospite in altre occasioni, per aprire ,ancora una volta una finestra sull’attualità. L’appuntamento calendarizzato da tempo, all’interno del Progetto d’Istituto “ Leggere, che passione!”, a causa di impegni imprevisti, si è svolto in modalità on line. L’incontro rappresenta il momento conclusivo di un percorso didattico che ha preso spunto dalla lettura del libro Pace e Guerra che le classi : 1Bsc, 2Bsc,2Asc,2Asu,2Csu e 4Bse hanno letto durante l’anno scolastico. Lettura stimolante che ha suscitato tante curiosità e domande che gli alunni hanno affrontato con la giornalista Paola Caridi, esperta di Medio Oriente. Il dialogo si è focalizzato sia sulle tematiche affrontate nel libro sopra citato che sui fatti successivi al 7 ottobre 2023 in Israele e a Gaza. Gli studenti, coordinati alle docenti di Lettere Arzedi, Catalano e Tedesco, hanno proposto un confronto sulle violenze di Stato in paesi come l’Iran, dove le donne non possono essere libere di manifestare e i recenti scontri in Italia tra gli studenti e le forze dell’ Ordine nelle città di Pisa, Roma, Napoli e Torino. Interessante la domanda sulla parola genocidio che tante polemiche ha causato nel dibattito politico attuale. Non sono mancate, neppure, le curiosità, su come si vive nei paesi arabi e in Israele, dove la giornalista ha vissuto a lungo. Nel libro Pace e Guerra,inoltre, l’autrice dedica spazio anche al ruolo delle donne nei conflitti: spesso le sole voci di pace. Un capitolo interessante sul quale è stata intervistata è quello sull’urbicidio, e in particolare su quello in corso a Gaza negli ultimi mesi. “Sarà possibile una ricostruzione? “ chiedono gli studenti? Sì, sostiene la giornalista, quando finirà l’attacco sui territori occupati e lo faranno le Organizzazioni internazionali, che operano da tempo nei campi profughi della Palestina. E ancora “ Chi è il buono, chi è il cattivo?”. Domanda difficile, ma dipende dal punto di vista con cui si guardano i fatti e l’unico strumento per orientarsi è quello della conoscenza e dello studio, senza pregiudizi: un insegnamento prezioso per i nostri giovani studenti che speriamo abbiano compreso. Ci lasciamo leggendo una poesia del poeta Najwan Darwish dedicata a Gaza “Breve racconto sulla chiusura del mare”

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